Nelle ultime settimane si sente parlare sempre più spesso dell’Inflation Reduction Act e degli incentivi per i BESS che sono entrati in vigore il 1° gennaio 2023.
Se ne è parlato soprattutto durante l’ultimo World Economic Forum di Davos, che è stato l’occasione per nuove riflessioni in materia.
Inflation Reduction Act: gli USA e gli incentivi per i progetti di stoccaggio energetico
L’Inflation Reduction Act è visto come una pietra miliare che cambierà l’intero settore dell’accumulo di energia. Questo soprattutto perché tra tutte le misure che fanno capo all’atto in questione spicca quella che prevede la possibilità di accedere a un credito di imposta sugli investimenti che riguardano progetti di energia rinnovabile e BESS.
Gli Stati Uniti hanno messo in campo un pacchetto da 369 miliardi di dollari che aiuterà l’industria statunitense dell’energia pulita, dando man forte agli investimenti di settore.
Cosa cambia rispetto al passato? Fino al varo dell’atto i progetti di accumulo erano ammissibili per l’ottenimento del credito di imposta solo se direttamente collegati all’energia solare. Il sistema di accumulo doveva essere caricato con energia solare per poter ottenere l’agevolazione.
Ora questo vincolo non c’è più e, naturalmente, questa svolta apre la strada a molte altre possibilità che vanno a ridurre i tempi di sviluppo dei sistemi di stoccaggio.
Nell’atto è previsto anche il credito di imposta sulla produzione che viene esteso ai progetti costruiti tra il 1° gennaio 2022 e il 1° gennaio 2025. I progetti in questione possono fare capo a vari settori come quello delle biomasse, del geotermico, dell’eolico e del solare o dell’idroelettrico. Inoltre, il credito di imposta è strettamente legato anche al rispetto dei requisiti salariali e di ingaggio e aumenta anche se si utilizzano prodotti e manufatti made in USA o se il progetto rientra in una comunità energetica.
Tutto ciò ha portato con sé un naturale ottimismo, anche da parte degli investitori. Si tratta della più grande legge climatica federale degli ultimi anni con focus su lotta alle emissioni e rinnovabili. In un’era in cui si deve accelerare sulla decarbonizzazione, l’IRA risulta essere un ottimo passo avanti.
Il Gruppo Redelfi è stato lungimirante su questo tema. Già da Novembre 2022, il gruppo ha stretto partnership strategiche per lo sviluppo di impianti di Battery Energy Storage System e continuerà a lavorare per il raggiungimento di nuovi obiettivi.
Unione Europea e transizione ecologica: cosa farà per rispondere agli incentivi per i BESS e all’IRA?
Come prevedibile, l’argomento ha tenuto banco al World Economic Forum di Davos e la risposta dell’Unione Europea non si è fatta attendere.
In tanti hanno atteso le dichiarazioni di Ursula von der Leyen al WEF. Il capo della Commissione Europea ha parlato di un Green Deal UE, un piano pensato per far diventare il Vecchio Continente un hub di rilievo in termini di innovazione e di energia pulita.
I proclami non finiscono qui. Von der Leyen ha dichiarato anche di essere a lavoro per aumentare gli investimenti green e per snellire la burocrazia, che in Europa è ancora troppo presente.
A tal proposito si sta anche preparando un fondo europeo per la sovranità che andrà ad affiancare quelli che sono gli sgravi fiscali per l’industria green e i vari aiuti statali.
Al momento, però, si devono fare i conti anche con i contrasti interni alla Commissione UE. Le diversità di posizioni tra i vari membri rendono più difficoltoso il tragitto verso questo Green Deal UE che si fa ancora attendere.