Webism reports the press release. Tomorrow Redelfi lands in Piazza Affari.
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REDELFI – Domani sbarca a Piazza Affari
Redelfi, management company attiva nell’ambito della transizione digitale e green, domani sbarcherà a Piazza Affari.
In fase di Ipo, sono stati raccolti 3,45 milioni di euro (in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe in aumento di capitale concessa dalla società a Integrae SIM per 450.000 euro), con un prezzo per ciascuna azione pari a 1,25 euro, a fronte di una domanda complessiva pari a circa 1,2 volte l’offerta.
Sulla base di tale prezzo è prevista una capitalizzazione di mercato (equity value post money), pari a circa 10,1 milioni (circa 10,5 milioni in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe).
Nell’ambito dell’operazione saranno inoltre emessi 2.760.000 Warrant ‘Redelfi 2022-2025’, assegnati gratuitamente nel rapporto di un Warrant ogni azione di nuova emissione sottoscritta nell’ambito del collocamento o dell’esercizio dell’opzione di over allotment.
Redelfi è a capo del Gruppo attivo nell’ambito della transizione digitale e green attraverso tre Business Unit operanti nei settori Green, MarTech e GreenTech.
Il Gruppo ha chiuso il 2021 con un Valore della Produzione (consolidato pro-forma) pari a 1,2 milioni di euro e un Risultato Netto pari a 3,5 milioni, quest’ultimo a seguito di operazioni straordinarie.
La Posizione Finanziaria Netta è cash positive per 0,1 milioni e il Patrimonio Netto è pari a 5,6 milioni. Nel 2021 il Gruppo ha effettuato investimenti per circa 4,5 milioni.
Nella sua Equity Reserch pre-ipo, Integrae Sim sottolinea che i mercati di riferimento in cui opera la società “sono caratterizzati da un altissimo potenziale di crescita”.
Il segmento Martech prevede investimenti globali stimati superiori a 335 milioni di euro nel 2025 e un cagr 2019-2025 di circa il 44%.
Il Green e il GreenTech sono trainati dai crescenti requisiti a livello internazionale che indirizzano verso l’impiego di fonti rinnovabili.
Entro il 2030 si richiede il taglio delle emissioni di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.